Necrofilia è una sindrome psicosomatica (delineata dallo psicanalista tedesco Erich Fromm,
a proposito di una tarda intuizione freudiana, in contrapposizione al fenomeno opposto, Biofilia, ossia l'amore per il vivente) che affligge una buona percentuale degli uomini e delle donne, specialmente di origine europea. È presente soprattutto all'interno delle organizzazioni burocratiche, religiose e militari, ma, sia pure parzialmente (come un'epidemia) si estende di fatto quasi all'intera popolazione. È riconoscibile anche dalle espressioni caratteriali del volto. Solitamente due profonde rughe verticali ai bordi del naso segnano il volto del necrofilo, scaturite nel tempo dall'insensibilità e dalla freddezza emotiva, come se egli fosse sempre intento a percepire un cattivo odore. La pelle di solito è giallastra e malaticcia. Una delle principali caratteristiche è l'incapacità di sorridere apertamente. Il necrofilo sogghigna, magari deride, ma difficilmente ride. In compenso quasi sempre (quando non urla e minaccia) parla ininterrottamente, anche perché tramite la parola si vuole assicurare (realmente o anche virtualmente) l'obbedienza e la sottomissione del prossimo. È attratto da tutto ciò che non è reale, da tutto ciò che è strettamente istituzionale, meccanico, o peggio disumano. Parla o si occupa prevalentemente, e spesso ininterrottamente, di malattie e di morti, quando non si accinge ad incarnare la malattia stessa. È affascinato dalle persone e dagli animali che si sottomettono facilmente. Presenta inoltre turbe sessuali che si possono risolvere in banali perversioni o stati di impotenza, che egli considera normalità, e che vorrebbe estendere alle altre persone. È anche quel tipo che sparla sempre di tutti (quindi anche di voi, con gli stessi che aveva criticato) e mette zizzania. La necrofilia è una condizione che prescinde dai comportamenti (facilmente pilotabili) e si manifesta piuttosto nella corporeità; è tessuto portante della modernità e sarà difficilmente sradicabile, nonostante gli sforzi ininterrotti della modalità Biofila, che ha annoverato, fra i suoi esponenti, calibri come Einstein e Chaplin. Hitler resta invece il massimo esempio fra i necrofili, e pare abbia tuttora diversi estimatori e discendenti.