La moda è una pagliacciata.


Più che altro, considerando veniale, anche se venale, l'arricchimento monetario ingiustificato dei volponi ricchi ai danni dei babbei più o meno poveri, la moda, e il suo mondo attorno, è (sempre) risibile, ridicola, puerile, narcisistica, autoreferenziale, arbitraria, cafona e pretenziosa. Direi che il giudizio abbastanza netto non prevede repliche convincenti. Ci siamo dentro tutti, volontariamente o meno, a partire dal respiro inquinato, questo è evidente. Perché chi va o resta al mulino, resta o va infarinato. Ma è evidente altresì la pagliacciata colossale che comunque tende a coinvolgere più la donna (conformista depositaria e provetta, come sostiene ppp, oppure anti-conformista speculare che è lo stesso sprofondo) che non il maschio, fatte le dovute eccezioni di uomini persi alla causa, con mutanda fuori con firma in cima, o scarpa figa di plastica con puzzo incorporato. L'eccezione femminile al contrario è meno comoda da reperire. Adamo ed Eva (pre-foglia-di-fico) appaiono più dignitosi nella loro nudezza.






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