Suggerimenti tecnici Pianoforte
* È necessario accordare il pianoforte prima che si scordi. Non bisogna attendere di sentirlo scordato. Come la salute va mantenuta e non persa. * Per limitare il "rischio strappo" di corde non più nuove, specialmente quelle ramate, e/o in presenza di agraffes (che, soprattutto nei verticali, costringono la corda a fare un percorso a volte troppo angolato), conviene far fare alla corda un percepibile "scattino" indietro, per non subire i danni di un'eventuale ossidazione. Inoltre, sempre per ridurre tale rischio, quando le corde si dovessero sostituire, in assenza di un calibro perfettamente equivalente, è meglio montarne una più piccola che una più grande. * Se dopo una Alesatura fatta ad arte i Tasti ballano lateralmente il motivo va ricercato nel consumo dei feltrini laterali (da sostituire). * Per regolare convenientemente le Bretelline del pianoforte verticale è meglio farlo a coppie dai lati verso il centro di ognuno dei tre settori. Metodo rapido, veloce e assai preciso. * Per un'intonazione leggera ed efficace, anziché affondare gli aghi profondamente nel feltro, conviene rimuovere superficialmente con l'apposito attrezzo la placca che si forma sulla punta del martello (questo consiglio venne dato a mio padre, Aristide Sicco, dal pianista Campanella prima di un'Accordatura da Concerto) * Alcuni accordatori, per accontentare il cliente, inconsapevolmente nostalgico della terza pura, riducono l'effetto sgradevole della terza temperata, diminuendone l'asprezza solo in quelle più usate (come la terza Do-Mi): naturalmente questo si ripercuote su altre terze che diventano al contrario assai più dure. E vi sono accordatori che fieramente si vantano di lavorare solo "ad orecchio" (spacciandolo per naturale): esaminandone il risultato acustico (e l'effetto devastante sulle caviglie), molti di loro (come ho fatto io, niente di cui vergognarsi) farebbero meglio a dotarsi di un valido apparecchio elettronico. * Scherzando un po', la differenza principale fra una rigorosa e maniacale accordatura ben temperata (La 440 Hz) "a orecchio" o una puntigliosa e qualitativa accordatura "elettronica" (o anche nella fusione tra le due modalità) è che nel primo caso (quando ci si riesce) il Do centrale (Do4) resta a 262 Hz, mentre nel secondo caso si calibra a 262 Hz. Analogamente il Mi4 viene accordato a 330 Hz nel primo caso e a 330 nel secondo. Il Sol3 invece sta a 196 Hz nel primo caso e a 196 nel secondo. E cosi via per tutte le altre note (la stessa identica cosa, cambiando di poco le cifre, vale per l'accordatura a 432 Hz). Capirete che si tratta di differenze rilevanti! Ps: Conobbi Sergio Griffa il 2 ottobre 2002: mi confidò che il pianoforte si accorda meglio "ad orecchio" quando è già accordato... * (continua)............ Marco Sicco, Accordatore Savona

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